verduraLa Asl di Milano, sulla base degli ultimi studi in materia, suggerisce ai medici di base di di prescrivere una svolta alimentare a chi combatte con il diabete di tipo 2.

Nel capitolo sulla "terapia medica nutrizionale" si trova il passaggio sulla dieta vegana, per la quale viene fornito ai medici anche un ricettario con suggerimenti culinari per i pazienti.
Nel volumetto 'Scacco al diabete con un pizzico di fantasia' si spazia da primi piatti a base di pasta integrale, classici, a proposte più 'alternative' come il meno noto bulgur (frumento integrale, grano duro germogliato), tutti conditi con verdure.
Ci sono poi suggerimenti per rendere più appetibili le verdure, ricette per i legumi, persino un capitolo riservato ai piatti regionali e a quelli con soia e derivati.
La premessa degli esperti è che "il calo ponderale è raccomandato a tutti i pazienti diabetici in sovrappeso corporeo o obesi", citando uno studio in cui "un importante calo di peso (del 15%) si è dimostrato in grado di normalizzare glicemia, emoglobina glicata e steatosi epatica, producendo la regressione di casi diagnosticati di diabete".

Dunque si suggerisce la via per ottenere il risultato: "Una moderata riduzione dell'apporto calorico (300-500 kilocalorie al giorno ) e un modesto incremento del dispendio energetico (100-300 kcal al giorno) permettono una lenta ma progressiva riduzione del peso di 0,45-0,90 chilogrammi a settimana".
E qui entra in gioco la dieta vegana. "In studi specificatamente disegnati per testare queste ipotesi, un'alternativa che si è dimostrata mediamente più efficace e gradita, non richiedendo imposizioni di restrizioni caloriche, è rappresentata da una dieta vegana basata unicamente su cibi vegetali, o da una dieta vegetariana a basso indice glicemico", recita il documento che riporta anche una serie di riferimenti scientifici a supporto. Le diete vegetariane hanno prevenuto o migliorato il diabete.

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/?id=3.1.4256700116